Nell’incontro tenutosi oggi a Roma con FCA ci è stato comunicato ufficialmente l’incremento occupazionale di circa 1800 unità nello stabilimento di Cassino, tra il 2017 e 2018, di cui 1200 già entro il mese di aprile 2017.
La notizia di oggi è l’ulteriore conferma, positiva, della nostra azione contrattuale e della concretizzazione del piano industriale per il quale ci siamo battuti in questi anni. Piano che ha già portato numerosi effetti positivi occupazionali negli stabilimenti finali di Pomigliano, Grugliasco, Melfi, Mirafiori e a quelli della componentistica di Pratola Serra, Termoli e Verrone.
La partenza del secondo turno sulla linea di produzione di Stelvio e Giulia, comporterà non solo l’incremento occupazionale prospettatoci ma la parola fine a Cassino dell’uso di ammortizzatori dopo oltre 5 anni.
Abbiamo analizzato l’opportunità di ridurre e contenere l’impatto negativo occupazionale e di reddito del contratto di solidarietà che investe 1.146 lavoratori su 3241 nel sito di Pomigliano. L’azienda ha prospettato la missione temporanea di circa 500 lavoratori da Pomigliano a Cassino a partire dal 28 febbraio del 2017.
La trattativa con FCA si è aggiornata per il prossimo 21 dicembre, rimangono ancora aperta la definizione di alcuni aspetti, da quello economico, a quelli di tenere in considerazione in via prioritaria la disponibilità dei lavoratori e i problemi di carattere personale e famigliare.
Nell’incontro odierno abbiamo comunque già stabilito alcuni aspetti da affrontare prima di esaminare qualsiasi altro aspetto in particolare questioni che riguardano le prospettive industriali e occupazionali del sito di Pomigliano, che verranno discusse in uno specifico incontro entro il 31 marzo 2017, a partire dall’obiettivo di piena occupazione dell’attuale forza, che per noi significa un nuovo modello e i tempi della sua produzione entro settembre 2018.
Pertanto la discussione dei lavoratori di Pomigliano a Cassino avrà un aspetto di temporaneità, vincolata all’uso del contratto di solidarietà di Pomigliano e quindi non oltre settembre 2018. Eventuali trasferimenti definitivi saranno esaminati solo se volontari e richiesti dal singolo lavoratore. La garanzia che la effettiva riduzione del contratto di solidarietà consentirà oltre ad aumentare il tasso di attività dei coinvolti in CDS, di ridurre la perdita economica sul salario, sui ratei di maturazione Ferie, Permessi e Premio.
Dopo aver definito il fatto che l’azienda si assume il totale costo di un servizio bus di trasporto, resta da definire nell’incontro del 21 dicembre l’importo economico per il lavoratore che sarà in missione temporanea.
14 Dicembre 2016 Ufficio Stampa Fim Cisl