Salute e Sicurezza

Per quanto concerne Salute e Sicurezza, l’attività viene svolta interagendo con le istituzioni, nazionali e locali, e con i diversi attori sociali, col fine di contribuire alla definizione di regole, di norme e di contratti ed accordi, finalizzati al promuovere interventi che favoriscano il miglioramento costante delle condizioni di lavoro.
Image

 

Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per l’industria metalmeccanica e della installazione di impianti del 5 febbraio 2021ha confermato alcune importanti novità introdotte con il Ccnl del 2016 in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro e l’Evento di oggi vuole valorizzare e diffondere alcune attività già condivise dalla Commissione nazionale Salute e Sicurezza come le Linee guida sottoscritte nel 2018 in materia di break formativi e formazione congiunta RSPP/RLS.

I break formativi, infatti, comportano:

  • una facilitazione del lavoro di gruppo;
  • una maggiore focalizzazione sul rischio oggetto di intervento formativo in relazione alla mansione del lavoratore, postazione lavorativa, attrezzatura utilizzata etc., poiché il luogo dell’intervento formativo è proprio quello in cui si effettua la prestazione di lavoro;
  • una partecipazione attiva al dibattito/discussione dei lavoratori in quanto si è a diretto contatto col rischio;
  • la possibile segnalazione di soluzioni alternative a quanto previsto nelle procedure in atto;
  • un ruolo maggiormente attivo dei preposti e degli RLS.

   

     COMUNICATO SALUTE E SICUREZZA

     GUIDA FIM Lavorare al caldo

  

Image
ImageImage
Image
Image

21-02-2024 Sicurezza sul lavoro. Al via la Mobilitazione nazionale Cisl. Sbarra all’Assemblea della Filca: “Non possiamo più accettare questa strage infinita”

 

Non possiamo più accettare questa strage infinita che spezza più di mille vite l’anno e sfregia i valori della democrazia e della Costituzione”. Lo ha detto il leader Cisl Luigi Sbarra, intervenendo oggi a Roma all’ Assemblea sindacale della Filca Cisl presso il cantiere edile di via Milano dove ha incontrato i lavoratori del settore. “Ma per incidere veramente sulle scelte e sulle politiche di questo Paese e ‘fermare la scia di sangue’ nelle fabbriche, sui cantieri, sui campi, in tutti i luoghi della produzione– ha sottolineato Sbarra- ci vuole concretezza, costanza e determinazione. Per questo abbiamo deciso di avviare una mobilitazione in tutta Italia, partendo dai luoghi di lavoro, dai territoriVogliamo dare alla nostra lotta un orizzonte lungo, che non si esaurisca nella fiammata emotiva di qualche giorno, ma si irradi dal basso, in modo capillare, partendo dall’incontro con le persone, arrivando alle istituzioni nazionali, alla politica, al sistema delle imprese. Un cammino che crei finalmente le condizioni necessarie alla costruzione concertata di una strategia nazionale qualificata su alcuni punti che riteniamo indispensabili”.

“Servono più ispettori e medici del lavoro- ha precisato il sindacalista- vanno incrociate le banche dati e incrementate le ispezioni, bisogna stabilire un sistema di rating delle imprese per introdurre criteri di accesso alle gare. Le garanzie sugli appalti pubblici vanno estese ai grandi cantieri privati e la formazione per lavoratori e datori di lavoro deve diventare obbligatoria Chiediamo inoltre una stretta penale per le aziende che non rispettano le regole e di orientare l’avanzo di Bilancio Inail, circa 2 miliardi l’anno, su prevenzione e rendite per le vittime. Altra questione fondamentale riguarda i poteri dei delegati per la sicurezza, che devono essere estesi secondo criteri partecipativi. La sfida è anche culturale, per questo occorre avviare un grande piano di formazione già a partire dalle scuole dell’obbligo.
Sono queste le linee del nostro “decalogo per la sicurezza” che porteremo in ogni assemblea, in ogni incontro di queste settimane e su cui chiediamo immediata convocazione al Governo”.
“La sfida si vince insieme: politica, sindacato e imprese. Serve una grande alleanza che cambi realmente e stabilmente le cose”, ha concluso.

 Intervista Luigi Sbarra