FIRENZE, FILCA-CISL E FIM-CISL ANNUNCIANO MOBILITAZIONE: “SUBITO ASSEMBLEE NEI LUOGHI DI LAVORO, COINVOLGIMENTO DI RLS ED RLST FONDAMENTALE PER GARANTIRE LA SICUREZZA”
La reazione alla terribile tragedia di Firenze non deve limitarsi alla denuncia ma ad un’azione forte di mobilitazione e di sensibilizzazione dei sindacati. È per questo che le categorie degli edili e dei metalmeccanici della Cisl hanno deciso di mettere in campo iniziative territoriali e assemblee nei luoghi di lavoro, che culmineranno in una manifestazione nazionale, per un’azione forte che coinvolga i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza e che serva davvero a cambiare le condizioni di lavoro e di sicurezza in tutte le fasi del sistema dei grandi appalti pubblici e privati”.
Lo dichiarano Enzo Pelle e Roberto Benaglia, segretari generali della Filca e della Fim. “Quanto accaduto oggi a Firenze – aggiungono – rappresenta una inaccettabile escalation, anche perché accaduto in un grande cantiere, dove il sistema degli appalti richiede grandissima attenzione. Grazie alla mobilitazione, che intendiamo avviare sin da subito e che durerà diverse settimane, intendiamo rendere il sindacato protagonista nella contrattazione con le imprese di una nuova attenzione sul tema della prevenzione e della sicurezza nei luoghi di lavoro, per raggiungere una condizione di rispetto della vita e di rispetto del lavoro. Le nostre Federazioni – concludono Pelle e Benaglia – esprimono il cordoglio e la vicinanza alle famiglie delle vittime, ai lavoratori colpiti e a tutta la comunità fiorentina”.
-LUIGI SBARRA: “Più ispettori e sanzioni penali per fermare i morti”
“Bisogna passare dal cordoglio ai fatti. Servono più ispezioni e ispettori. Banche dati potenziate. Una stretta sulle sanzioni che devono diventare penali. Siamo pronti a mobilitarci sul territorio e a livello nazionale. (…) La Cisl chiede da anni, a governi di diverso colore, una strategia nazionale sulla sicurezza. Con risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Il governo Meloni ha dato risposte parziali sull’alternanza scuola-lavoro, il reclutamento di 800 ispettori, la formazione obbligatoria. Ma la strada da percorrere è lunghissima. (…) Ci mobiliteremo con assemblee nelle fabbriche, nei cantieri, negli uffici e nei luoghi della produzione e iniziative nei territori, da Nord a Sud. Già in queste ore abbiamo sostenuto le federazioni e le strutture territoriali più coinvolte. Chiediamo al governo di accelerare e dare esiti concreti al confronto sulla sicurezza. E al mondo delle imprese di aprire un cammino comune contro le morti e gli infortuni. Dobbiamo affrontare uniti questa battaglia”