Il 31 dicembre 2019 scade il Ccnl Federmeccanica-Assistal firmato unitariamente da Fim, Fiom e Uilm il 26 novembre 2016. L’obiettivo che le organizzazioni sindacali si pongono è un rinnovo del contratto, che sia largamente condiviso dalle maestranze, sottoscritto da Fim, Fiom, Uilm e Federmeccanica-Assistal.
Rinnovare il CCNL può rappresentare un volano fondamentale per il rilancio del lavoro industriale in tutte le sue sfaccettature. In diverse aree del territorio nazionale, soprattutto nel Mezzogiorno d’Italia, ci sono zone dove purtroppo persiste una crisi molto preoccupante del settore, oppure ancora peggio ad una vera e propria desertificazione industriale che provocano sia cadute strutturali di investimenti che progressive riduzioni dei livelli occupazionali.
La Fim Cisl ABB Frosinone vuole svolgere un ruolo preminente nel rinnovo di questo contratto, crede fortemente nella valenza del CCNL in scadenza, lo reputa innovativo su molti capitoli come la formazione continua, il welfare, l’inquadramento professionale, ma anche su altri punti che abbiamo affrontato spesso giornalisticamente in questo triennio. Al contempo non abbiamo paura di affermare che tutto è migliorabile. E’ da questa posizione che partiamo, e ci concentreremo per dare ai lavoratori un contratto che sia in linea con le reali necessità degli addetti.
Anche se alcune aziende grazie all’esportazione verso altri paesi stanno pian piano crescendo, il periodo di crisi che purtroppo non è alle nostre spalle,ma provoca ancora una miriade di problemi. Nella fase di crisi le riorganizzazioni e ristrutturazioni delle industrie hanno causato una perdita di oltre 300.000 posti di lavoro, un aumento della precarietà, il ricorso ai subappalti, e condizioni di lavoro pessime. Parallelamente, il costo del lavoro è rimasto costante consentendo alle aziende una crescita del valore aggiunto non equamente redistribuito, favorendo esclusivamente gli aumenti dei profitti.
Per queste ragioni,le organizzazioni sindacali hanno fatto un laborioso nonché molto proficuo lavoro di ricerca di ciò che va migliorato per noi lavoratori. Il cuore della piattaforma è incentrato sul valore del lavoro, sul riconoscimento del sapere professionale e sul diritto soggettivo, al suo accrescimento, sul rilancio industriale ed occupazionale, l’incremento dei salari, la riduzione delle tasse per i lavoratori, la crescita e l’estensione degli ammortizzatori sociali, con massima attenzione ai temi della sicurezza e salubrità sui luoghi di lavori per contrastare la strage delle morti e degli infortuni.
Questa ipotesi di piattaforma si pone l’obiettivo di aumentare le retribuzioni dei lavoratori metalmeccanici, ferme da troppo tempo. L’aumento del salario sui minimi contrattuali e il contrasto alla precarietà sono elementi centrali della piattaforma. E’ necessario cambiare i modelli organizzativi delle imprese sui temi del mercato del lavoro, allargando le tutele e i diritti, in particolare negli appalti, e contrastando la precarietà; occorre valorizzare il lavoro attraverso interventi sulla formazione e sull’inquadramento professionale; non è più tollerabile un sistema di compressione dei costi che sta sempre più producendo morti e infortuni sul lavoro.
L’occupazione deve tornare al centro dell’agenda della politica italiana, caratterizzando il futuro rinnovo del contratto dei metalmeccanici con l’aumento dei minimi salariali e delle indennità dell’8%. La richiesta dell’8% non è frutto di improvvisazione ma di un ragionamento che va nella direzione dell’aumento del peso del potere d’acquisto e dei salari dei lavoratori a fronte di una delle peggiori crisi dal Dopoguerra ad oggi.
l’agire comune deve vertere su un rinnovo contrattuale rapido nello sviluppo del negoziato e, contestualmente, che sappia dare le giuste risposte alle legittime richieste delle lavoratrici e dei lavoratori metalmeccanici.
La piattaforma punta ad un aumento del salario dell’8% sui minimi contrattuali, relativo al periodo 2020-2022, al miglioramento delle Relazioni industriali, dei diritti di partecipazione e delle politiche attive; alla valorizzazione della formazione per diventare il Contratto delle competenze, e alla svolta sull’inquadramento; vuole rafforzare il Welfare Integrativo e i temi dell’Ambiente, con attenzione particolare al valore fondamentale della Salute e sicurezza sul lavoro; attenzione anche al Mercato del lavoro e appalti, Orario di lavoro, Diritti e Tutele, Salario e Percorso democratico