REPORT FIM CISL GRUPPO STELLANTIS

Aprile 12, 2021
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Stellantis produzione I°Trimestre 2021 a 208.295 vetture (+30%) in crescita rispetto al 2020 condizionato dalla fermata Covid.
Nei primi tre mesi si riscontrano flessioni nei volumi con richiesta i Cassa Integrazione in tutti gli Stabilimenti tranne Sevel.

I dati della produzione del 1° Trimestre 2021 segnano una crescita del +30,9% rispetto al dato relativo all’anno precedente.

Secondo i dati da noi rilevati nel 2021 sono state prodotte, tra autovetture e furgoni commerciali, 208.242 unità contro le 159.088 del 2020.

La crescita dei volumi si è determinata rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente in gran parte per effetto della pandemia, il blocco
delle produzioni durante il lock-down ha influito di più rispetto alla flessione delle immatricolazioni sul mercato italiano e europeo.

Le 126.762 (+25,67%) autovetture prodotte rappresentano circa il 60% del totale delle produzioni degli stabilimenti Italiani e il restante
40% è costituito dalla produzione dei veicoli commerciali.

Nell’ultimo semestre del 2020 negli stabilimenti italiani di Stellantis avevamo riscontrato una ripresa produttiva, che aveva consentito di recuperare gli effetti negativi
causati in gran parte dalla pandemia nel primo semestre 2020 (-35%).

Una ripartenza determinata da una ripresa del mercato, anche grazie agli incentivi più corposi e strutturati, messi in campo dal nostro Paese e in Europa, ma
anche per gli effetti positivi determinati dalla nuova 500 full electric, dai lanci degli ibridi di Jeep Compass, Renegade, Panda e dall’ottima affermazione dei

veicoli commerciali, che rappresentano oltre un terzo della produzione complessiva.

È prevedibile che anche i prossimi trimestri del 2021 saranno caratterizzato da risultati produttivi migliori rispetto ad un 2020, anno quest’ultimo condizionato dagli stop produttivi
determinati dal primo lock-down.
S’intravedono comunque alcuni elementi di flessione rispetto alla spinta degli ultimi mesi del 2020, con richieste maggiori di Cassa Integrazione in tutti i siti produttivi ad eccezione
delle produzioni dei veicoli commerciali.

Cassino

Lo stabilimento di Cassino è lo stabilimento con il peggior risultato produttivo rispetto al 1° trimestre del 2020.

Il peggioramento è del -17% rispetto al risultato già negativo dell’anno scorso causato dalla pandemia.

Ad influire pesantemente è lo stop a fine 2020 della produzione.
Le produzioni di Giulia e Stelvio si attestano a 10.566 unità; è dal 2017 che continua la flessione sui volumi produttivi dello stabilimento
di Cassino. Attualmente lo stabilimento del Cassinese è al 10%-15% della propria potenzialità produttiva.

Come già previsto il 2021 vedrà la situazione produttiva peggiorare ulteriormente, venendo a mancare la produzione
della Alfa Romeo Giulietta.
Per tutto il 2021 continuerà l’utilizzo di ammortizzatori sociali per mettere in sicurezza l’occupazione, che nel corso dell’ultimo anno
e mezzo si è ridotta di 900 lavoratori, passando da circa 4300 a 3.400.

Sono mediamente 400/500 i lavoratori giornalmente in CIG, che si alternano in rotazione, a cui bisogna aggiungere
circa 23 giorni di chiusura collettiva con Cassa Integrazione che ha riguardato tutto l’organico nei primi tre mesi del 2021.

Naturalmente la situazione sta avendo pesanti riflessi sull’indotto dello stabilimento.

Le produzioni di Giulia e Stelvio, vengono svolte su un unico turno centrale.

C’è molta attesa sul lancio produttivo del nuovo suv Maserati Grecale per una prima ripartenza dei volumi produttivi,
anche se non sarà sufficiente ad azzerare l’uso degli ammortizzatori sociali.

Sono state già prodotte le prime pre-serie e il job one è previsto per il mese di ottobre, quindi la situazione di
sofferenza nei volumi produttivi continuerà per tutto il 2021.

Sempre nel corso di quest’anno ci saranno i restyling su Giulia e Stelvio, che potrebbero dare nuovo slancio ai due modelli.
Con il Maserati Grecale approderà a Cassino anche la piattaforma premium con motorizzazione ibrida che consentirà successivamente,
probabilmente nel 2022, di svilupparla anche sugli altri due modelli di Alfa Romeo.
La situazione dello stabilimento di Cassino è certamente quella più in sofferenza in termini di volumi e i futuri piani industriali di Stellantis
dovranno prevedere un forte investimento in nuovi prodotti, per caratterizzare e rafforzare ancor di più questo stabilimento e il gruppo nel
settore premium.

FIM REPORT STELLANTIS aprile 2021